Guida Turistica Acquapendente

Guida Turistica Acquapendente

Guida Turistica Acquapendente. Acquapendente: il paese della Basilica del Santo Sepolcro, della Festa dei Pugnaloni e delle ceramiche.

Acquapendente si trova alle porte della Toscana, sul versante esterno del cratere volsiniese. Tra colli boscosi, sul margine di un ripiano che scende ripido a NO nella valle del Paglia. Ci troviamo nella provincia di Viterbo, Alto-Lazio.

E’una città rinomata anche per la produzione di ceramica le cui radici risalgono al XIII secolo.  Spesso viene nominata per una dimora storica: il Castello di Torre Alfina.

Acquapendente sorse tra il IX e il X secolo ed è attraversata dalla Via Francigen. Era il punto di frontiera, di difesa e di controllo, del tratto d’ingresso della via alla Tuscia viterbese dalla Toscana. La città costituiva per secoli l’accesso allo Stato Pontificio.

I must di Acquapendente:  

–  La Torre chiamata Julia de Jacopo. Porta il nome di una fanciulla acquesiana, che con prontezza d’animo riuscì a bloccare l’ingresso ai soldati nemici il 18 gennaio1550.

– La Basilica del Santo Sepolcro eretta per custodire il sacello del Santo Sepolcro di Gerusalemme. E’ una basilica antica, sappiamo da documenti archivistiche, che esisteva già nel 1091.

Dice la tradizione, che la basilica fu fondata per accogliere le piccole pietre contenenti le macchie di sangue di Cristo, provenienti dal pretorio di Ponzio Pilato. Le pietre sarebbero state portate da alcuni cavalieri crociati, dopo la conquista di Gerusalemme.

Da vedere nella basilica:

– La cripta romanica del X-XI secolo, fulcro della basilica, con il Sacello del Santo Sepolcro. La cripta è realizzata in modo tale che la parte superiore del sacello emergesse e fosse visibile attraverso un’apertura, nella zona antistante l’abside della chiesa.

– I grandi quadri disposti lungo il perimetro della chiesa, realizzati con fiori, petali, foglie e materiale vegetale. I quadri vengono preparati per la spettacolare manifestazione de “I Pugnaloni”.

E’ una festa particolarmente sentita dagli acquesiani. Viene organizzata la terza domenica di Maggio, ed è dedicata alla Madonna del Fiore. La festa coincide con l’evento storico della liberazione di Acquapendente dal dominio di Federico Barbarossa nel 1166.

–  Varie opere preziose, come: affreschi, bassorilievi marmorei risalenti ai secoli XIV-XV, il fonte battesimale, l’altare maggiore con tarsie marmoree, il pregevole coro ligneo del ‘600.

In giro per la città:

Si passa in piazza Girolamo Fabrizi, la Piazza principale della città. Qui si trova il Palazzo Comunale, che fu eretto nel periodo del grande fervore in campo degli interventi architettonici, successivi all’unificazione d’Italia.

Si possono ammirare alcuni palazzi nobiliari: Palazzo Benci Caterini (XVIII secolo), Palazzo Petrucci Piccioni (XVIII secolo) e la chiesa di S. Stefano (XVI secolo).

E possibile visitare il Palazzo Vescovile costruito nel 1649 in seguito all’istituzione della nuova diocesi di Acquapendente. In realtà è il museo della città.

Una sezione è dedicata all’arte sacra e accoglie numerosi reperti ceramici provenienti da scavi locali.

La sezione civica espone dei reperti ceramici provenienti da scavi del territorio aquesiano dal Medioevo al Novecento.

La sezione più recente presenta la Via Francigena con particolare interesse al tratto d’ingresso alla Tuscia viterbese dalla Toscana.

 

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