Visita guidata Necropoli di TARQUINIA e di TUSCANIA

Visita guidata Necropoli di TARQUINIA e di TUSCANIA

Visita guidata Necropoli di Tarquinia e di Tuscania. Una giornata dedicata alle tombe dipinte dell’antica città etrusca di Tarchna ed a Tuscania medioevale. 

Tarquinia, prospettante sul Mar Tirreno, è una vera e propria miniera d’oro per la conoscenza della Civiltà Etrusca!

La Necropoli di Tarquinia dei Monterozzi racchiude una concentrazione straordinaria e unica nell’intera area mediterranea, di tombe dipinte. Il sito è patrimonio UNESCO, comprende degli ipogei risalenti al periodo compreso tra il VII-III secolo a.C. 

Tra le 200 tombe con pitture murali, che ricoprono pressoché completamente l’arco di tempo dell’esistenza della città etrusca di “Tarchuna” (metà VIII a.C. -III a.C.), ca. 20 sono visitabili all’interno della Necropoli Etrusca di Monterozzi, in Via Ripagretta.

Le tombe principesche scavate nella roccia ricreano l’ambiente di vita, assomigliante il più possibile al vero, di grande ricchezza, attorno al defunto. L’interno degli ipogei presenta delle pitture murali colorate che rappresentano il mondo vivente degli Etruschi. Le scene raffigurate sono relazionate alla visione che gli Etruschi avevano sulla vita e sulla morte. Possiamo vedere scene di banchetto, di danza, di musica, di culto a Bacco. Oppure di attività come la caccia e la pesca. Questo tipo di raffigurazioni connotano i secoli VI-V a.C. nelle seguenti tombe: dei Giocolieri, del Cacciatore, delle Leonesse, della Pulcella, della Caccia e Pesca, dei Leopardi, dei Baccanti, 5513, 5591.

In epoche successive, di decadenza le scene saranno quelle del viaggio nell’Oltretomba, come nella Tomba dei Caronti (III sec. a.C.), o nella 5636 (III sec. a.C.).

Gli affreschi tombali di Tarquinia oltre a costituire gli inizi della pittura italiana, sostituiscono due tasselli mancanti fondamentali: uno, della letteratura etrusca per la ricostruzione della vita quotidiana e usanze degli Etruschi, l’altro, della pittura del mondo greco i cui pezzi per lo più sono andati perduti.

La visita prosegue al Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia ospitato nel centro storico di Tarquinia, al pre-rinascimentale Palazzo Vitelleschi, ultimato nel 1439.

Il Museo di antichità etrusche tra i più importanti dell’area del Mediterraneo espone dei ricchi corredi funerari rinvenuti nelle necropoli situate attorno a Tarquinia.

Bronzi finemente lavorati, ceramiche pregiate, buccheri, gioielli in oro, sarcofagi scolpiti in pietra recanti scene ed iscrizioni in etrusco.

Interessanti i reperti provenienti dal c.d. piano della Civita, situata sulla collina dell’antica acropoli etrusca, tra i quali spiccano i famosi Cavalli Alati in terracotta, risalente al IV secolo a.C.

Nel pomeriggio trasferimento in pullman a Tuscania e visita guidata. Vi ricordo che il programma di visite è modificabile. Per qualsiasi info non esitate a chiamarmi al

328 4248738 oppure via email: info@artinvistaguideviterbo.com

 A Tuscania si esplorano due magnifiche chiese romaniche, le Basiliche di S. Pietro e di S. Maria Maggiore costruite tra torri, tra la fine del secolo XI e gli inizi del XIII. A seguire si va alla scoperta della città, cinta di mura merlate, si passeggerà per le vie ed i vicoli tra case aristocratiche, torri e fontane. La tappa al Parco del Lavello con un panorama da mozzafiato sul Colle di San Pietro, è d’obbligo.

Le due chiese furono costruite sul Colle di S. Pietro che era il fulcro della città etrusco-romana, poi di quella medioevale, fino agli inizi del XIV secolo.

Le 3 cose più affascinanti della Basilica di San Pietro:

La facciata dal rosone finemente lavorato che rappresenta dei simboli cristologici e delle figure mistiche,   come la “trinità diabolica”. Interessante il repertorio di figure di animali fantastici e reali come il bue oppure il drago che insegue un quadrupede.

L’interno solenne, diviso tra archi e colonne, si vedono il pavimento di tipo cosmatesco, il ciborio dietro un recinto marmoreo in cui sono inseriti dei pezzi etruschi ed altomedievali.

La parte più antica della basilica, la cripta ad oratorio ripartita in nove navatelle. Forse vi ricorda delle scene de qualche film girate qui?

Le 3 cose più preziose della Basilica di S. Maria Maggiore.

La facciata: il rosone con i simboli dei quattro evangelisti, le varie figure scolpite in marmo e in nenfro, tratte dal bestiario ed ispirate all’immaginario etrusco.

Il vero tesoro di questa chiesa è l’affresco del Giudizio Universale risalente agli inizi del ‘300. Vi fa ricordare in modo straordinario al Giudizio Universale della Cappella degli Scrovegni a Padova di Giotto? Non è un caso.

Nell’interno della Basilica rimaneggiato nei tempi, si vedono dei capitelli figurati molto interessanti, risalenti a diversi momenti della costruzione della basilica. Coppie di teste umane, un diavolo e una diavolessa, sirene, grifi, dei diaconi e una figura con il turibolo sono scolpiti nel tufo grigio e nel marmo. 

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Prenotazione e info  al 328 4248738 oppure via un’email info@artinvistaguideviterbo.com

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