Viterbo tour – 3 giorni e mezzo alla scoperta dell’Alto-Lazio

Viterbo Palazzo dei Papi

Viterbo tour – 3 giorni e mezzo alla scoperta dell’Alto-Lazio

VITERBO TOUR – 3 giorni e mezzo, il tour tra i più amati alla scoperta dell’Alto-Lazio. A due passi da Roma!

1° giorno: Bolsena-Villa Lante della Rovere a Bagnaia.

Arrivo a Bolsena e visita guidata.

L’incantevole cittadina è costruita sul dorso di un cratere vulcanico sulle sponde del lago di origine vulcanico più grande d’Europa.

Si gira per il borgo medioevale raccolto intorno alla Rocca Monaldeschi costruita tra i secoli XI-XIII. Si passa per le viuzze costeggiate di case costruite in basalto a faccia vista. Si va in cerca di panorami stupendi sul lago e le due isole, la Martana e la Bisentina.

Bolsena è anche la città del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1263 nell’antica basilica di S. Cristina. Le sacre pietre macchiate di sangue sono conservate nel complesso monumentale costruito sul sepolcro sotterraneo di S. Cristina da Bolsena. Fatta martirizzata nel IV secolo dal proprio padre, il prefetto romano Urbano.

Si visitano gli ambienti che furono costruiti dal IV secolo per 1600 anni. L’altare del Miracolo posto all’ingresso della Grotta di S. Cristina Morta, la Nuova Cappella del Miracolo e la Basilica.

Nel pomeriggio trasferimento in pullman a Bagnaia per la visita di Villa Lante della Rovere.

Villa Lante è uno dei giardini rinascimentali più belli d’Europa, risalente alla metà del XVI secolo. Il giardino all’italiana fu costruito come residenza estiva dei vescovi di Viterbo, per volere di un potente cardinale, Giovanni Francesco Gambara.

Il cardinale commissionò il disegno del giardino ad un grande architetto dell’epoca, a Jacopo Barozzi da Vignola. L’architetto ebbe il compito di progettare un giardino in cui l’acqua doveva avere un ruolo preponderante rispetto agli edifici villa.

Nel giardino costruito nel fianco della collina boscosa, vedrete dei terrazzamenti riccamente disegnati di siepi e di fontane con giochi d’acqua. Nelle logge delle palazzine gemelle, la Palazzina Gambara e la Palazzina Montalto, si ammirano degli affreschi dipinti in due periodi diversi.

2° giorno: Tarquinia-Tuscania

A Tarquinia si visitano le tombe dipinte all’interno della necropoli etrusca, poi si prosegue al Museo archeologico. Si fa un giretto anche nel centro storico.

Attraverso le scene colorate che sono dipinte sulle pareti degli ipogei risalenti ai secoli VII-II a.C., si viene a conoscere la vita quotidiana degli Etruschi.

Le pitture eccezionalmente conservate sono dei documenti unici sulla vita di questo popolo preromano, perché fonti dirette.

Al termine della visita della Necropoli trasferimento in pullman al Museo Etrusco di Tarquinia, ospitato nello splendido Palazzo Vitelleschi costruito tra il 1436-1439.

Al museo si ammirano i reperti provenienti dalle necropoli. I sarcofagi scolpiti in pietra che conservano sul coperchio la figura del defunto e raffigurano il viaggio del defunto nell’oltretomba. Oppure delle scene legate alla mitologia greca, e recanti delle iscrizioni in etrusco.

Non mancano i gioielli in oro, i bronzi finemente lavorati, le ceramiche pregiate, la ceramica etrusca chiamata bucchero.

Da non perdere i famosi Cavalli Alati provenienti dal Tempio che esisteva nell’antica città etrusca di Tarchna.

Nel pomeriggio visita della cittadina di Tuscania.

A Tuscania si visitano due Basiliche di valore inestimabile dell’arte medioevale italiana: la Basilica di San Pietro e la Basilica di S. Maria Maggiore. Costruite tra la fine del secolo XI ed i primi del XIII.

La Basilica di San Pietro affascina per la sua facciata che sembra fatta di pizzo in marmo e tufo. Reca dei simboli cristologici e mistici. Si visita il bell’interno e si scende nella Cripta ad oratorio, il nucleo più antico della chiesa.

S. Maria Maggiore conserva un interno splendido, con un affresco del Giudizio Universale risalente agli inizi del XIII secolo.

Si Prosegue con la visita della città cinta di mura merlate, tra edifici costruiti in epoca medioevale e rinascimentale. Si fa l’immancabile tappa panoramica al Parco detto del Lavello da dove si apre un panorama da cartolina sul colle di San Pietro.

3° giorno: Parco dei Mostri- Palazzo Farnese Caprarola – Basilica della Madonna della Quercia

Il Parco dei Mostri offre un percorso divertente ed enigmatico, in un giardino ideato da un principe-guerriero, Pier Francesco Orsini. E’ un giardino delle meraviglie, fatto per essere attraversato dal visitatore. Stiamo nella seconda metà del XVI secolo, in un momento di cambiamento nell’arte.

Lungo il percorso si vedranno delle figure di animali fantastici, e mitologiche, di esseri giganti dalla bocca spalancata, scolpite nella roccia lavica locale.

Si entra nella Casa Pendente che fa perdere l’equilibrio, e anche nella bocca dell’Orco! Intorno alla bocca spalancata c’è un’iscrizione che allude all’Inferno Dantesco…

L’intero giardino dominato dal Tempio, Sacro. La prima costruzione del parco, eretta in memoria della moglie di Pier Francesco Orsini.

Nel pomeriggio visita del Palazzo Farnese di Caprarola, dei giardini e del Parco.

Palazzo Farnese di Caprarola fu fatto costruire tra il 1550-1575 dal cardinale Alessandro Farnese il giovane, nipote di Papa Paolo III Farnese.

L’edificio pentagonale a cinque piani, con il cortile circolare conserva le basi di una fortezza precedente, mai compiuta.

Il cardinale Alessandro Farnese non badò a spese, chiamò gli artisti più bravi del suo tempo, per far affrescare il palazzo. L’edificio fu disegnato da Jacopo Barozzi da Vignola, l’architetto di famiglia. All’interno del palazzo vedrete delle superfici estese di affreschi, la splendida scala a chiocciola chiamata Scala Regia che gira su 30 colonne lungo le pareti istoriate.

La visita del palazzo è un viaggio nella storia dell’Italia e dell’Europa del XVI secolo. Si visitano i Giardini Bassi ed i monumentali Giardini Alti, tra fontane con giochi d’acqua e labirinti di siepi.

La Basilica della Madonna della Quercia è uno dei monumenti rinascimentali più belli del Lazio. Fu costruita tra il 1470-1525.

La basilica conserva l’immagine sacra della Madonna con il Bambino che un contadino incastonò tra i rami di una quercia. A protezione dei suoi campi. Fu il 1417. L’immagina dipinta su una semplice tegola si trova nel Tempietto marmoreo di Andrea Bregno, ancora su un pezzo di quercia, di quella antica.

A seguito dei numerosi miracoli che fece la Madonna, il suo culto crebbe sempre più. Fino a quando, i frati domenicani del Convento di San Marco di Firenze, custodi della sacra immagine, commissionarono il disegno della basilica a Giuliano da Sangallo.

Lo splendido soffitto a 44 cassettoni ricoperto di foglia d’oro fu disegnato da Antonio da Sangallo il giovane.

Tutto, in questo santuario, parla dei miracoli della Madonna Della Quercia: i dipinti dei grandi pittori del Convento di San Marco, Giacomo della Porta, Mariotto Albertinelli, e gli affreschi, opere di pittori viterbesi.

4° giorno mattina:  visita di Viterbo.

Viterbo è un emozionante viaggio nel Medioevo!

La città è famosa soprattutto per il duecentesco Quartiere San Pellegrino e per il Palazzo dei Papi. Opere che presentano il meglio dell’architettura medioevale viterbese, nota a livello internazionale.

Da non perdere il Museo dei Facchini di Santa Rosa che espone dei modelli in miniatura della Macchina. Patrimonio Immateriale Unesco.

Il volto di Viterbo è scolpito nella pietra lavica che ha saputo conquistare Welles, Fellini ed altri, che scelsero Viterbo come set cinematografico.

Si va a spasso tra torri, case con la tipica scalinata esterna, case a ponte, botteghe e archi. Si arriva sul Colle di San Lorenzo, abitato dagli Etruschi durante i secoli VI-V a.C. Dove oggi sorge anche la rimaneggiata Cattedrale di S. Lorenzo che conserva opere pregiate di varie epoche.

Vuoi anche degustare? E’ gratuita ed è su prenotazione.

 

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